Chirurgia del colon retto

 

INFORMAZIONE E CONSENSO ALL’INTERVENTO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPIA DEL COLON-RETTO

Gentile Signore/a

ogni atto medico richiede l’assenso dell’interessato/a dopo adeguata informazione. Le       chiediamo quindi di leggere e sottoscrivere questo documento, a testimonianza del più ampio momento informativo e deliberativo fra noi intercorso.

Definizione

La chirurgia resettiva laparoscopica del colon, sia per patologia benigna che maligna, prevede l’asportazione di un tratto di grosso intestino comprendente, in base alla sede della malattia, anche tutto o parte del retto. Le indicazioni, i principi, i rischi ed i risultati non differiscono da quelli conosciuti della chirurgia tradizionale aperta perché identico è l’intervento.

La chirurgia laparoscopica a differenza della chirurgia tradizionale che comporta l'apertura dell'addome attraverso una ampia incisione chirurgica consente di operare, utilizzando strumentazione appositamente predisposta, attraverso alcune piccole incisioni di circa 1 cm. ognuna. Per questo motivo la laparoscopia è da considerare una tecnica chirurgica meno invasiva della chirurgia addominale tradizionale. Si esegue quindi una prima incisione in prossimità dell'ombelico, attraverso la quale con un ago particolare si introduce del gas (anidride carbonica) per poter distendere la cavità addominale; ciò è utile per avere una adeguata visione e un sufficiente spazio per eseguire i veri e propri atti chirurgici nell' addome. Dopo di che attraverso la stessa incisione si introduce il laparoscopio. Questo consiste in un particolare strumento ottico, collegato ad una fonte luminosa e ad un sistema video (telecamera + monitor + videoregistratore), attraverso il quale si esamina l' interno di tutta la cavità addominale e pelvica, con una visione diretta di tutti gli organi. Quindi si eseguono solitamente altre due (a volte tre) piccole incisioni attraverso le quali si introducono gli strumenti chirurgici veri e propri (pinze, forbici, aghi, elettrobisturi, aspiratore, ecc.), in modo da operare sotto il controllo visivo fornito dal sistema video precedentemente descritto. Terminato l'intervento, si estrae la strumentazione favorendo, attraverso le incisioni addominali, la fuoriuscita del gas precedentemente introdotto e quindi si suturano le incisioni chirurgiche.

 

Possibili complicazioni

La laparoscopia, come tutti gli atti medici e chirurgici, può presentare dei rischi. Va considerata la possibilità di rischi di tipo emorragico, e la possibilità di lesioni a carico d’organi addominali, ad esempio dell’intestino. La possibilità di tali complicazioni è anche in relazione alla maggiore o minore complessità dell' intervento. Una maggiore possibilità di rischio o di difficoltà tecnica è anche in relazione alle caratteristiche del paziente. Ad esempio in caso di obesità marcata del paziente può addirittura essere impossibile l'esecuzione della laparoscopia. Infine sono prevedibili maggiori difficoltà e quindi maggior rischio di complicanze nell’eseguire una laparoscopia su un paziente che ha già subito più interventi chirurgici addominali; in tal caso, infatti, è possibile che a causa dei precedenti interventi vi sia in cavità addominale una situazione aderenziale  più o meno complessa.  A causa di difficoltà tecniche o di complicanze può talora essere necessario convertire l’intervento in forma tradizionale, vale a dire con l’apertura dell’addome. Non deve destare particolare preoccupazione la comparsa, nelle ore successive all’intervento, di dolore alle spalle. Tale sintomo è dovuto al gas usato per ottenere la necessaria distensione addominale, e spontaneamente regredisce nell' arco di circa una giornata. 

La deiscenza dell’anastomosi colo-colica o colo-rettale che si esegue dopo l’asportazione del pezzo operatorio per la ricostruzione della continuità intestinale è una complicanza importante. Per evitarla nelle situazioni “a rischio” si produce una “momentanea” deviazione all’esterno delle feci

Indicazioni

Nel suo caso l’intervento di…………………..………………………………………….……………………...

è stato stabilito per ……………………………………………..dal Dott.………………………………………………

Anche in caso d’intervento programmato è difficile prevedere con esattezza tutta la strategia operatoria. E’ possibile che in corso d’intervento il chirurgo ritenga opportuno o necessario modificare il programma previsto, sia per difficoltà impreviste, sia per la comparsa di nuovi elementi diagnostici che evidenzino una condizione diversa o più grave di quanto si pensasse.

In merito a quest’evenienza La preghiamo di leggere e sottoscrivere quanto a Lei più conveniente:

    1. Accetto le decisioni che prenderà il chirurgo in corso di intervento e do il mio consenso preventivo a quanto deciderà di fare, comprese le possibili modifiche delle strategia operatoria.

Firma:        …………………………….

    1. Do il mio consenso solo a quanto previsto e accetto l’eventualità di modificare il tipo d’intervento purché le decisioni siano prese, mentre sono in anestesia, con la persona che qui delego a rappresentarmi. Nome delegato ……………………………………………………...

Firma:        …………………………….

    1. Rifiuto qualsiasi variante all’intervento, anche se necessaria.

Firma:        …………………………….

In merito alle trasfusioni di sangue:

    1. Autorizzo la trasfusione solo se strettamente necessaria.
    2. Non autorizzo la trasfusione.

Firma:        …………………………….

Per quanto riguarda eventuali destinatari d’informazioni sul suo stato di salute a chi dare informazioni oltre che a lei?

    1. A nessuno.
    2. A …………………………………………………………………………………………………………

La mia firma attesta che:

      •  Ho letto e compreso questo consenso e ho avuto ulteriori spiegazioni dal 

Dr. …………………

      •  Mi è stato spiegato in modo esauriente l’intervento previsto, compresi tutti i possibili rischi.
      •  Ho avuto tutte le informazioni che desideravo avere con ampia opportunità di porre domande.
      •  Ho capito i rischi potenziali e sono d’accordo con quanto verrà effettuato.
      •  Do quindi la mia autorizzazione e consenso ad essere sottoposta all’intervento sopra citato.

-Preventivamente informato sui diritti e sui limiti di cui alla legge 675/96, concernente “La tutela delle persone e di altri soggetti al trattamento dei dati personali” esprimo il mio consenso ed autorizzo il Dott…………………………………………….,medico di fiducia ed in sua assenza i sostituti, al trattamento dei miei dati personali, esclusivamente a fini di diagnosi,  cura, prevenzione, ricerca (in quest’ultimo caso resi assolutamente anonimi) e statistici, anche con memorizzazione in registro operatorio computerizzato. 

-Nel suo caso l’intervento è stato stabilito per:

Firma Paziente …………………………………… Firma del testimone …………………………………………….

Firma del Medico……………………………........

Data………………………………………..

Chi sono

ProfiloHo conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia c/o L’università degli Studi di Messina all'età di 24 anni, la specializzazione in: Chirurgia 
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Dott. Giuseppe Pavone Chirurgo specialista in: Chirurgia generale Chirurgia oncologica Chirurgia laparoscopica