Chirurgia vie biliari

L’intervento di colecistectomia consiste nell’asportazione della colecisti con i calcoli in essa contenuti. Nessun’altro intervento chirurgico è previsto per la calcolosi della colecisti. In passato l’intervento era eseguito con tecnica “open”, vale a dire con un’incisione chirurgica e quindi a addome “aperto”. Da parecchi anni a questa parte lo stesso intervento viene eseguito ad addome “chiuso” utilizzando solo delle piccole incisioni con tecnica mininvasiva. Questa si avvale di: strumenti dedicati, ottica, telecamera, insufflatore d’anidride carbonica, monitor, fonte luminosa, videoregistratore. Prima di eseguire l’intervento è indispensabile creare uno spazio essendo l’addome, in quanto occupato dai visceri, una cavità virtuale.  Questo si ottiene insufflando l’addome con anidride carbonica. La visione invece è assicurata, attraverso il monitor, dall’ottica collegata alla fonte di luce e dalla telecamera.

 Questa tecnica ha nel corso degli anni dimostrato notevoli vantaggi: miglior confort postoperatorio, diminuzione del dolore, diminuzione del tempo di degenza e precoce ripresa funzionale. Ha, altresì, dimostrato tutta la sua validità nei pazienti cosiddetti “a rischio”, vale a dire nei pazienti in cui il trauma chirurgico della tecnica “open” poteva rendere insostenibile l’intervento stesso.

La tecnica da noi adottata prevede anche la “colangiografia intraoperatoria”. Questa consiste nell’’esecuzione di una radiografia con contrasto iodato della via biliare principale  (coledoco) finalizzata ad escludere la presenza di calcoli e in ogni caso un ostacolo al deflusso della bile nel duodeno. Il motivo di questa scelta deriva dall’osservazione che, statisticamente, il 5-7% dei pazienti nei quali nulla lasciava presagire una calcolosi della via biliare principale presenta lo stesso questa complicanza. In questi pazienti è possibile “bonificare” la stessa utilizzando dei cestelli (cestelli di Dormia) ed ottenere la completa guarigione del paziente (a volte è necessario posizionare al suo interno un drenaggio temporaneo). In caso d’insuccesso è possibile in seguito ottenere la bonifica della via biliare principale per via endoscopica previa papillotomia. La degenza media nella nostra esperienza è di 2 giorni. 

Complicanze

La laparoscopia, come tutti gli atti chirurgici, presenta dei rischi. 

  • Lesione della via biliare principale: è legata al suo mancato riconoscimento per vari motivi, tra i quali la flogosi. E’ evenienza rara
  • Lesione accidentale dei visceri: è possibile in caso d’aderenze vicerali e/o viscero-parietali o per contatto accidentale degli strumenti elettrificati (coagulazione). E’ evenienza rara.
  • Sanguinamento: può verificarsi dalla sede dell’intervento o dai fori nella parete addominale. Ricorre statisticamente nel 2-3% dei casi.
  • Fuoruscita di bile: legata alla presenza di dotti biliari accessori (variante anatomica che ricorre nel 15% circa dei casi) o a lesione non riconosciuta, accidentale, della via biliare principale. Ricorre statisticamente nel 2-3% dei casi.
  • Reintervento: raramente è necessario, per i motivi suddetti e quando la complicanza non può essere affrontata e risolta in maniera alternativa o quando è ipotizzabile un rischio grave per il paziente. E’ evenienza rara.
  • Conversione alla chirurgia “open”: è un rischio che grava su tutti gli interventi eseguiti per via laparoscopica. La decisione è presa durante l’intervento dal chirurgo qualora ravvisi, a suo personale giudizio, elementi che possano aumentare in maniera inaccettabile il rischio operatorio. Nella nostra esperienza quest’evenienza si è presentata nel 2% dei pazienti trattati.
  • Laparocele: ritratta di una piccola “ernia” che può formarsi su uno dei fori di introduzione delle cannule (trocars) che servono a creare una comunicazione della cavità addominale con l’esterno nella sede delle piccole incisioni già descritte. E’ evenienza rara

 

Chi sono

ProfiloHo conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia c/o L’università degli Studi di Messina all'età di 24 anni, la specializzazione in: Chirurgia 
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Dott. Giuseppe Pavone Chirurgo specialista in: Chirurgia generale Chirurgia oncologica Chirurgia laparoscopica